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L'ascesa del Prompt Designer: trasformare il design nell'era dell'AI generativa
Il Prompt Designer, o AI Designer, è una figura non ancora molto conosciuta in Italia, ma che nei prossimi 5 anni sarà sempre più rilevante nell’ambito del design: secondo il 42% di progettisti e aziende consentirà di ottimizzare i tempi di sviluppo dei progetti, mentre secondo il 37% aumenterà le possibilità di personalizzazione dei prodotti e migliorerà i servizi e l’esperienza d’uso. Sono questi i dati emersi da un’indagine della Fondazione Symbola, che evidenzia anche come attualmente solo il 33,7% dei progettisti e il 9,2% delle imprese conoscono la figura del Prompt Designer e che solo 3 progettisti su 10 ne fanno abituale ricorso.
Dalla nostra esperienza quotidiana all’intersezione tra design e tecnologia, crediamo che una delle ragioni di questa bassa consapevolezza risieda in un timore ancora diffuso che l’AI possa sostituirsi al creativo, da cui deriva una scarsa predisposizione ad abbracciare le opportunità e sperimentare la pratica del Prompt Design. In realtà, come già accaduto con varie tecnologie in passato (dalle fotocamere digitali ai software per lo sviluppo di ambienti 3D), si tratta di strumenti che supportano il lavoro del progettista, senza sostituirlo ma anzi consentendo di aumentare l’efficienza di alcune pratiche operative liberando tempo a disposizione per la creatività e la strategia.
In questo articolo daremo una definizione del ruolo di Prompt Designer, chiarendo la differenza rispetto al Prompt Engineer e alla professione dello sviluppatore, per poi descrivere le opportunità emergenti dall’applicazione dell’AI nel lavoro quotidiano del designer, sottolineando anche la necessità di approcciare queste tecnologie con un mindset nuovo, sia rispetto a quello del tradizionale progettista, sia per chi ha un background più tecnico. Infine vedremo come i tool di AI generativa potranno diventare strumenti preziosi a disposizione dei progettisti che, dando un’indicazione dettagliata in forma di prompt, potranno affidare all’AI la creazione non solo di immagini e testi, ma anche di siti web, app e interfacce utente innovative.
Prompt, Prompt Design, Prompt Engineering e sviluppatore: alcune definizioni preliminari
Il Promp Designer è un'evoluzione del designer tradizionale che sfrutta la potenza dell'intelligenza artificiale generativa per creare soluzioni di design innovative e d'impatto per aziende e organizzazioni. Un Prompt Designer è quindi una figura specializzata nella scrittura di prompt o istruzioni che guidano i modelli di AI generativa nella creazione di output specifici, che possono spaziare da contenuti visivi, a contenuti scritti e persino a complesse analisi di dati o alla creazione di interi siti web.
Prima di approfondire l'importanza del Prompt Designer, chiariamo innanzitutto alcune definizioni: cos’è un prompt, cosa intendiamo con Prompt Design e qual è la differenza con il Prompt Engineering e con il lavoro dello sviluppatore
Cos’è un prompt
Come riportato da Tech Target, nel contesto dell’AI generativa, un prompt è definito come:
“una modalità di interazione tra un essere umano e un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) che consente al modello di generare l'output desiderato. L'interazione può avvenire sotto forma di domanda, testo, frammenti di codice o esempi.”
Per la sua natura probabilistica e non deterministica, un modello di intelligenza artificiale può infatti fornire diversi output in base alla formulazione del prompt, che può essere semplice come una parola o una frase, o complessa come un paragrafo. L'obiettivo del prompt è fornire al modello di intelligenza artificiale informazioni sufficienti per produrre un output pertinente.
In altri termini, i prompt si possono definire come le istruzioni esplicite fornite a un modello di intelligenza artificiale per consentirgli di produrre i risultati desiderati.
Cos’è il Prompt Design
Secondo la definizione di Google, il Prompt Design è
“il processo di creazione di prompt che suscitano la risposta desiderata dai modelli linguistici”.
Scrivere prompt ben strutturati può essere una parte essenziale per garantire risposte accurate e di alta qualità da parte di un modello linguistico. Il processo di aggiornamento ripetuto dei prompt e di valutazione delle risposte del modello è talvolta chiamato prompt engineering.
Cos’è il Prompt Engineering
Sempre secondo la definizione di Google, il prompt engingeering è un processo iterativo e guidato da test che può migliorare le prestazioni del modello. Quando si creano i prompt, è importante definire chiaramente gli obiettivi e i risultati attesi per ogni prompt e testarli sistematicamente per identificare le aree di miglioramento.
Prompt Engineer, Prompt Designer o Developer?
Nella maggior parte dei casi d’uso non specialistici però, come segnala Google stesso, i modelli spesso funzionano bene senza bisogno di un processo di ingegnerizzazione immediata.
In questo contesto si inserisce la figura del Prompt Designer, che non si occupa direttamente dell’aspetto ingegneristico di creazione dei prompt, ma di mettere a punto le strategie per ottenere i risultati desiderati dai modelli di AI generativa, siano essi testuali o di generazione immagini.
Prompt Designer vs Prompt Engineer
Non va quindi confuso il ruolo del Prompt Designer da quello del Prompt Engineer:
- Il Prompt Engineer è la figura che si occupa della disciplina tecnica, incentrata sul modello, che si concentra sull'ottimizzazione dei prompt e delle istruzioni per ottenere i risultati desiderati dal sistema di AI durante l'implementazione e lo sviluppo del modello di AI stesso.
- Il Prompt Designer, invece, si focalizza sulla pratica incentrata sull'utente di creare prompt che forniscano un'esperienza intuitiva e senza soluzione di continuità quando si interagisce con chatbot e tool alimentati dall'AI. L'accento è posto sull'esperienza dell'utente piuttosto che sulle prestazioni del modello.
In sostanza, il Prompt Engineer si occupa del modello di intelligenza artificiale in sé, mentre il Prompt Designer si occupa del modo in cui gli utenti si interfacciano con il modello di intelligenza artificiale e lo utilizzano attraverso interazioni in linguaggio naturale.
Prompt Designer vs Developer
Infine, è importante distinguere il ruolo del Prompt Designer da quello del programmatore o developer.
Se i programmatori sono figure con competenze verticali, approccio analitico e background tecnico con formazione specialistica, quella del Prompt Designer è una figura ibrida, con competenze trasversali, approccio creativo e spesso un background umanistico in cui è fondamentale una formazione continua.
In altre parole, se il programmatore “scrive codice”, il Prompt Designer “scrive prompt”.
Il Prompt Designer come evoluzione del designer tradizionale
A differenza dei designer tradizionali, il Prompt Designer sfrutta le capacità dei modelli di AI generativa, come GPT-4 di OpenAI, Copilot di Microsoft o i modelli text-to-image alla base di tool come Midjourney e DALL-E, per generare output diversi e creativi in base alle indicazioni fornite.
Le skill del Prompt Designer: dalla formazione trasversale all’attitudine al miglioramento continuo
Questo cambio di paradigma non solo accelera il processo di progettazione, ma apre anche nuove possibilità di creatività e risoluzione dei problemi.
Le caratteristiche fondamentali del Prompt Designer si possono quindi riassumere in:
- Creatività - skill imprescindibile per qualsiasi designer;
- Formazione trasversale - in quanto figura nata con l’avvento dell’AI generativa, allo stato attuale la formazione del Prompt Designer non può che essere il risultato di una formazione sfaccettata e multidisciplinare, che si evolve con l’evolversi dei modelli;
- Mindset – insieme alla creatività, un mindset aperto e flessibile è indispensabile per il Prompt Designer, poiché gli consente di adattarsi ai cambiamenti nel contesto, esplorando continuamente nuove idee e approcci, favorendo l'innovazione e la sperimentazione;
- Conoscenza dei modelli – conoscere le caratteristiche distintive di ciascun modello permette di scegliere efficacemente il più funzionale all’ottenimento del risultato desiderato;
- Chiarezza e concisione – ovvero la capacità di comunicare al modello le informazioni necessarie e sufficienti ad ottenere il risultato desiderato, eliminando le variabili superflue che potrebbero influenzare la qualità dell’output;
- Capacità di testare e valutare – la fase di test e valutazione continua dei risultati fa parte di un processo iterativo che ogni designer conosce bene
- Attitudine al miglioramento continuo – la spinta a ottenere risultati sempre migliori in maniera sempre più efficiente;
- Conoscenza dei bias dei dati – la consapevolezza che per quanto potenti i modelli risentono di bias e distorsioni legate ai dati di addestramento;
- Attitudine alla collaborazione – come per il designer tradizionale, quello del Prompt Designer è un ruolo collaborativo, che prevede confronto continuo con molte altre figure professionali, sia interne che esterne all’azienda;
- Aggiornamento quotidiano – i modelli evolvono e migliorano quasi ogni giorno, per cui è fondamentale rimanere al passo con le novità.
L’insieme di queste caratteristiche delinea un profilo chiaro in cui l’approccio “da designer” si coniuga con una conoscenza operativa non necessariamente “ingegneristica” dei modelli di AI.
I vantaggi del Prompt Design: creativita', scalabilita' ed efficienza
Il Prompt Design e la figura del Prompt Designer avranno un'importanza significativa per le aziende e le imprese nel panorama competitivo dei prossimi anni. Ecco alcuni motivi chiave per cui il Prompt Design sta diventando indispensabile:
- Efficienza e velocità: con il Prompt Design, le aziende possono accelerare notevolmente i loro flussi di lavoro e di progettazione. Attività che avrebbero richiesto giorni o settimane possono ora essere svolte in una frazione di tempo, consentendo iterazioni di prodotto più rapide e vantaggi in termini di time-to-market.
- Creatività e innovazione: Sfruttando il potenziale “creativo” dell'intelligenza artificiale, il Prompt Design incoraggia i designer a pensare fuori dagli schemi. I progetti generati dall'AI spesso introducono concetti nuovi e prospettive inedite, favorendo l'innovazione e la creatività.
- Scalabilità e coerenza: Le soluzioni di progettazione basate sull'intelligenza artificiale offrono scalabilità senza compromettere la qualità o la coerenza. Che si tratti di creare progetti unici o di generare risorse di design su scala, un buon processo di Prompt Design aiuta a mantenere uno standard uniforme per tutti i progetti.
- Approfondimenti basati sui dati: I modelli di intelligenza artificiale possono analizzare grandi quantità di dati per informare le decisioni di progettazione. Il Prompt Design consente ai designer di combinare insights basati sui dati, i feedback degli utenti e le tendenze del mercato per adattare i progetti a un pubblico specifico e ottimizzare le esperienze degli utenti.
- Efficacia dei costi: Sebbene l'implementazione delle tecnologie AI possa richiedere un investimento iniziale, non si può trascurare l'efficacia dei costi a lungo termine. I cicli di progettazione ridotti, i tassi di errore più bassi e la maggiore produttività contribuiscono a ridurre i costi complessivi per le aziende.
Le considerazioni etiche
Come ogni cambiamento di paradigma guidato dalla tecnologia, anche il Prompt Design solleva importanti considerazioni etiche. I designer e le organizzazioni devono assicurarsi che i progetti generati dall'AI siano in linea con gli standard etici, rispettino i diritti di proprietà intellettuale ed evitino di perpetuare pregiudizi o stereotipi dannosi.
Trasparenza nel processo di progettazione, linee guida chiare per l'utilizzo dell'AI e valutazioni etiche continue sono fondamentali per affrontare queste sfide in modo responsabile.
Accogliere il futuro del design
In conclusione, il Prompt Design rappresenta un'evoluzione significativa nel campo del design, potenziata dalle capacità dell'AI generativa. Poiché le aziende riconoscono sempre più il valore dell'iterazione rapida e dell'esplorazione creativa, il ruolo dei Prompt Designer continuerà a crescere d'importanza.
L’AI generativa non è da intendersi come una tecnologia che sostituisce il designer, ma anzi gli fornisce nuovi strumenti per svolgere il suo lavoro in maniera più efficiente, innovativa e creativa, dai già citati chatbot e tool text-to-image, fino a tool più specializzati come generatori AI di strutture di landing pages e siti web e tool verticali per UX Designer come Galileo.AI.
L'adozione di questo nuovo paradigma, infatti, non solo sblocca efficienze e innovazioni, ma apre anche la strada a un ecosistema di progettazione più collaborativo e dinamico, combinando la creatività umana con la potenza dell'AI.